giovedì, settembre 28, 2006

Stadere e Pratike


Impieghiamo anni scegliendo parsimoniosamente piatti e tara.

Ungiamo i mekkanismi, kontrolliamo le giunture.

Spesso finiamo persino nel perderci in pratike maniakali lucidandone i pesi.


Eppure il bilanciare non è un'arte ma una kondanna.


La necessità di komprendere la misura finisce per essere la prima deriva razionale.

Pesare diventa il -sakro rito- della komprensione.

Non voglio farne parte.

Avere un peso signifika non sedersi su quella maledetta stadera.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questione di costruzione di significato. Bellissimo post. Clap.

Luna

EgoStirner ha detto...

Questioni di signifikati, sì. E peso. Sorrido.