lunedì, febbraio 23, 2009

Sensi Diversi per Stesse Parole

All'Amato Me Stesso

Quattro. Pesanti come un colpo.

"A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio".

Ma uno come me dove potrà ficcarsi?

Dove mi si è apprestata una tana?

S'io fossi piccolo come il grande oceano,

mi leverei sulla punta dei piedi delle onde con l'alta marea,

accarezzando la luna.

Dove trovare un'amata uguale a me?

Angusto sarebbe il cielo per contenerla!

O s'io fossi povero come un miliardario.. Che cos'è il denaro per l'anima?

Un ladro insaziabile s'annida in essa:

all'orda sfrenata di tutti i miei desideri

non basta l'oro di tutte le Californie!

S'io fossi balbuziente come Dante o Petrarca...

Accendere l'anima per una sola, ordinarle coi versi...

Struggersi in cenere.

E le parole e il mio amore sarebbero un arco di trionfo:

pomposamente senza lasciar traccia vi passerebbero sotto

le amanti di tutti i secoli.

O s'io fossi silenzioso, umil tuono... Gemerei stringendo

con un brivido l'intrepido eremo della terra...

Seguiterò a squarciagola con la mia voce immensa.

Le comete torceranno le braccia fiammeggianti,

gettandosi a capofitto dalla malinconia.

Coi raggi degli occhi rosicchierei le notti

s'io fossi appannato come il sole...

Che bisogno ho io d'abbeverare col mio splendore

il grembo dimagrato della terra?

Passerò trascinando il mio enorme amore

in quale notte delirante e malaticcia?

Da quali Golia fui concepito

così grande,

e così inutile?

Majakovskij

- 135

"Sai Maude, questo è un caso molto, molto complicato. Ci sono un sacco di input ed output, ma fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente flessibile."
(Il grande Lebowski)

lunedì, febbraio 09, 2009

Klan-Destino


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,

e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,

ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,

e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht, Berlino, 1932