mercoledì, giugno 27, 2007

Just The First


Vi siete mai kiesti kome sarà il vostro funerale?
A volte ci penso. Al mio intendo.

Il solito egocentrismo, kredo.
Impermeabile e cinikamente inkline a perversioni lugubri, kui la naturalezza della konsiderazione fa da kontraltare allo spirito di sopravvivenza, immagino e visioneggio la folle fauna ke finirebbe per aggrovigliarsi attorno a quel korpicino ke avrò abbandonato kon tanta nostalgia.

Kredo ke si possano kapire molte kosa da ciò ke uno si lascia dietro. E se la morte è il viaggio ultimo, allora kredo non sia idiota iniziare da adesso un'amniocentesi sul parko zoologiko sociale ke ha aggregato la nascita della mia morte.


In testa verrebbero i parenti, arroganti e tronfi nei loro pesunti diritti di sangue ke non ho mai rispettato prima e accettato dopo. Rigidi e intekkeriti nei kostumi ke il karnevale mortuario ha traformato in nero mantenendo maskere cerulee. Qualkuno piangerebbe ed altri, assorti nel marmoreo disinkanto della morte, bofonkierebbero i sakrali riti della banalità. Due ne soffrirebbero e a quelli dediko il mio tempo.

Solidali e affranti in skakkiere di stoffa gli amici di famiglia. Emuli austeri dei parenti primi non farebbero altro ke abbassare il kondizionamento umorale da High a Normal e piangerebbero lakrime standard per amici standard in kondizioni standard. Dal basso kontinuerò a non sopportare di vederli.

Fedeli e intokkabili, terza skiera kampanilistikamente inkordonata, i conoscienti di lunga data e quasi mai d'infanzia ke s'arrogano il diritto di fratellanza kome una skadenza anagrafika. Spersi e annodati tra aneddoti persi nell'etere del tempo. Konsiderazioni sulle spekulazioni del narkotraffiko e dei kontorsionismi sentimentali ke implika il far parte di selvaggi gruppi d'adolescenti quando l'ormone surfa sugli eccessi.

Morbida e flessuosa l'onda inutile e skollegata dei restanti, avvolta in grigiori pastello, in invadenti e fragorosi silenzi. Konoscenti dei parenti, parenti dei konoscienti, inkoscienti skonosciuti pietisti, koscienti skonosciuti solidali e invidiosi, kreditori di pegno, di testa e di pancia, allibratori della sopravvivenza, alligatori rampanti dalle sporgenti narici farcite, bekkini per volontariato, romantici adoratori di sorlela morte, pittori affogati nella tavolozza degli psikofarmaci, suadenti oratori inkompiuti, marmorei blokki familiari in sessione plenaria, amanti in kontumacia, gelide alkimie frastornate, kapezzoli apolidi, frankitiratori dell'okkasione sociale, insoddisfatti lettori d'annunci mortuari, strassi lakrimevoli e sorridenti infanti.


Ma ciò ke finirei per lasciarmi dietro una volta abbandonata la karnalità non sarebbe certamente un flessuoso dinokkolarsi di apatici produttivisti. E allora guarderei ki non c'è riskoprendo la fratellanza, assorto e sorridente nella latitanza sovversiva di ki non può ke starmi akkanto ovunque.
Parole e vento annodate assieme:

"Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa, hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte ..." (A.Ginsberg da -L'urlo-)

mercoledì, giugno 06, 2007

Preludio&Pennikella


A kosa penso prima d'addormentarmi?

Cerko di rilassarmi. Kosì finisko per cerkare labirintike evasioni da pikkoli deliri kupi tipo il buko nell'ozono e il progressivo ritirarsi dei ghiacci, le morti sul lavoro, la karneficina delle foke o delle balene, l'allevamento intensivo, le mine antiuomo, il kaffè lungo, il parlamentarismo all'italiana, il nukleare, i fusibili delle golf ke sono un mutuo, gli assassini dei sindakalisti kolombiani, l'aumento dei prezzi, lo strozzinaggio dei kommercialisti, l'imperialismo statunitense, i granulati all'amarena kon lo stekkino rotto, i bambini soldato e quelli fortunati ke a 7 anni hanno già un lavoro, alle madri e nonne di Plaza de Mayo, ai timpani rotti, ai palloni di kuoio sgonfi giokando a piedi nudi, le lavatrici a bordo spiaggia, la prekarietà, le komunità di resistenza zapatiste, il thè kon la busta nella tazza, gli organismi genetikamente modifikate, i ripetitori dei cellulari davanti agli asili, il luddista al distributore automatiko, il karnevale di lakrimogeni nelle piazze, il santino di nazinger e bagnasko, la kartina kon la kolla dalla parte sbagliata, il razzismo inkosciente, il darwinismo kosciente, la felpa senza il kappuccio nei primi venti d'ottobre, gli sfratti "legali" e le okkupazioni etike, gli sgombri "epici", i generatori ke non funzionano nelle danceall all'aperto, il disboskamento dell'amazonia, la massoneria, la p2, i servizi segreti, servizievoli e segretari di partito, i partiti, i giornali piegati male e pensandoci bene anke i giornali in generale, le ritenute d'akkonto per ki ha un konto ke non konta, i kontanti di ki ha tanto da tanti dando poko a poki, i film sottotitolati ke farà anke molto cineforum ma mi stankano, i kantieri normalmente non a norma di sikurezza, la "pubblika sikurezza" tutelata militarmente, i mitra a trakolla, i visoni a trakolla, i trakotanti e i traffikanti d'organi, skiave, bambini e quant'altro, gli infami, la fame k'è una brutta bestia, i kombattimenti tra kani, galli e animali vari kui lo skontro finisce rito sakrifikale per la bestialità sugli spalti, le bombe intelligenti su ospedali evidentemente ritardati, la tazza di Will koyote divorata dalla famelika lavastoviglie, gli embarghi tutti nella perversione inumana e ankora bestiale di ciò ke fu uomo sull'uomo, ki kondanna senza appello, l'appello e il kontrappello, gli orari obbligati, i kartellini di timbrare e il lavoro tutto, i radikal-freak e le false airwalk, i rasta sui takki a spillo, i gas offshore e gli inceneritori, le basi militari ovunque, le penne ke non sian pilot, i libri kon le orekkie, gli assetti antisommossa e l'eko dei manganelli sugli skudi, le uova già sbattute all'akkorgersi della mankanza di pancetta, i cpt e tutte le detenzioni non tanto illegali quanto inumane.

Poi solitamente m'addormento.


venerdì, giugno 01, 2007

Breaking The Habit


E d'un tratto,
delirio estratto,

astratto e attratto,

spirale in atto,
vortice fatto.


Sotto.

Grovigli,

sonagli ed artigli,

cilindri e konigli.

Konsigli.

Rifiuto.


Saputo.


Eterno inkompiuto,
detto e taciuto,
skucito e kaduto.

"Konfesso ke ho vissuto".


Ego.


L'ego.

Senz'apostrofo nego.

Diniego l'impiego.

Non mi spiego.

Sussiego .


Adesso.
Spesso. Konfesso.

Sorridendo. Glissando. Tornando:

"Breaking The Habit".

"I don't want to be the one
The battles always choose
'Cause inside I realize
That I'm the one confused"

Linkin Park