martedì, luglio 10, 2007

Omaggio a Sante

La Nostalgia e la Memoria

Talvolta
vorrei ripercorrere
le strade del mio quartiere.
E ritrovare vorrei
quella generazione
che si formò
sul testamento
di Julius Fucik,
colui che sotto la forca
scrisse a noi, per noi.

La generazione
che compatta correva
da Papà Cervi, a consolarlo,
a consolarsi.

Quella generazione
che, disarmata,
raccolse la bandiera
della Resistenza
prima che la borghesia
l’agitasse, oscena...

Vorrei ritrovarmi
con gli operai perseguitati
da Scelba e da Valletta,
quelli dell’officina Stella Rossa,
i licenziati che seppero tenere,
e ricordare qui vorrei,
gli anni ’50.
Tutti. Uno per uno.
Giorno dopo giorno.
Ricordare gli affanni
Ricordare la fame
Ricordare il freddo,
il carbone
comprato a 5 chili per volta,
e il baracchino
con la pasta scotta
e null’altro.

Poi gli scontri:
luglio ’60
e gli struggenti ragazzotti
di Piazza Statuto,
col selciato tra le mani.
Ripercorrere vorrei
tutta via Cuneo,
attraversare la Stura, la Dora
e tutto il quartiere mio.

Guardare vorrei
per una volta ancora
la vecchia casa
col cesso sul ballatoio,
ritrovare per un momento solo
i vent’anni miei,
colui che per primo
mi chiamò terrone
e m’insegnò poi
che fare il crumiro
era il crimine più grande.

In ultimo vorrei chinarmi
assorto
sull’elenco angoscioso
di chi non c’è più
e nascondermi vorrei
in via Chiusella
la più brutta delle strade
del quartiere mio.

Ricordare anche l’addio,
violento, feroce. L’ira...

Ma pure ritrovare le radici
in questo quartiere,
piatto come l’anima,
vasto come l’orgoglio,

amato e vissuto
da quella generazione,
la più infelilce

la più dura
la più cara..

Sante Notarnicola, Cuneo, 28 Agosto 1985

mercoledì, luglio 04, 2007

Rotta Indipendente - Carlo Vive


Il 20 Luglio probabilmente non avrò un pc sotto mano e probabilmente le date son solo konvenzioni. Quello ke non è konvenzione sono gli striscianti brividi senza tempo ke però le date posso suggerire. Scintilla inerziale di un processo emotivo ke "prende alla gola ed afferra allo stomako". Devastante nelle dinamike della rabbia quanto i lakrimogeni per quelle respiratorie.

L'-Io c'ero- son forme verbali per situazionisti. Ma senza esserci stato non avrei questo groviglio ke stringe nodi sintetici per una pancia ke ankora non s'è abituata a sedare la rabbia. E allora inutile acciambellarsi l'un l'altro per affogare nel violentarsi della voce. Stendere dita per koprire okki ke hanno già visto. Non sono stati sufficienti 35 anni di ridicola storia "italiana" per far cambiare le cose: "i proiettili nelle piazze trovano sempre un sasso ke li devia".


"E ora nella dignità mi specchio,
nella dignità del fratello che era insieme a noi nel mucchio,
lui ha lottato, quando ha avuto l'occasione
non ha voltato gli occhi e questa è la lezione
da insegnare nelle scuole, nel racconti che disegnano le sere
cosa sparava in faccia quel carabiniere,
io porto con me il nome di Carlo Giuliani
noi facciamo la storia, mentre quelli fanno i piani
come a Genova quel giorno,
niente rumori di fondo e noi all'assedio dei padroni del mondo
usciti dal carlini non torniamo indietro davvero
affronti il nemico e vedi il suo volto vero.
In marcia il cuore pompa esaltazione
una soluzione inizia quando inizia una rivoluzione
il fumo all'orizzonte è già alto denso e nero
è un bel dito medio alzato dritto verso il cielo"

Rotta Indipendente - Assalti Frontali