sabato, settembre 30, 2006

Aria & Acqua

Vorrei vedere il silenzio.

Abbracciare lucido e tondo

una pagina che non ha più bisogno

di essere riempita.

Vorrei scaldare quel silenzio.

Con la sciarpa bucata dai morsi,

con gli angoli persi di ciò che mi veste.

Col bagliore assorbente di ciò

di cui vorrei spogliarti.

Vorrei non vedere il dolore colarti dalle dita,

incastrarsi tra i tasti,

disegnando forme morbide sulla carta.

Non vederti accarezzarle

infelicemente compiaciuta

della loro perfezione.

Vorrei toccare il suono

liquido delle tue lacrime;

ancora abbaglianti e sinuose

ma non più immobili.

Scivolarti nel palmo

ricolmo di troppe conchiglie

per non perderti nelle loro pieghe.

Vorrei toccare quei cristalli

chi ti ostini a chiamare ghiaccio

affinché tu potessi sentire

le mie mani ancora calde.

Vorrei tu potessi essermi accanto

per sorridere delle onde

che giocano con i tuoi contorni

sul confine dell'acqua

ogni volta che tenti di annegare.

Vorrei poterti dare ancora

il peso effimero del sogno

per riscoprire che il volo

affatica più della caduta

ma bacia gli angoli della bocca

fino a farti sorridere.

Posso solo questo invece.

Abbracciando in quel sorriso

ogni onda,

fino ad una sponda

che non c'è.


Peter Pan

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una conchiglia all'orecchio.. cosa senti? 'Aria e acqua'.