Detestando qua e là, piuttosto kasualmente e per il puro gusto di farlo, mi sono imbattuto nella mia indisponenza verso l'aspirante komiko. Personaggio goffo e kontorto, emulo per natura, essenzialmente egocentriko ma kompiutamente inkapace, arrogante ma necessariamente indeciso. Nient'altro ke l'ennesima faccia della pedina di systema. Un inutile ingranaggio sostituibile ke riproduce in serie dinamike millenarie konvinto d'esser visibile per un'impercettibile venatura di vita nel prodotto finito.
Inutile dicevo. Soprattutto ed essenzialmente nella sua sostituibilità ma dettagliatamente inutile nel lavoro svolto male e artificialmente kome ottusi fatikatori produttivisti. La komicità ed il sorriso. Alkimie imponderabili per ki lavora instankabilmente cerkandole.
Riflettendo di questo ed altro mi si fece presto innanzi lei stessa. Beffarda kome solo la Realtà supposta può esserlo nella visione stupefacentemente alterata d'un dalt(hc)oniko.
In una landa desolata, afflitta d'un sole stanko kome solo ki ce l'ha avuto duro per anni sa esserlo, una altrettanto stanka kompagnia di soldati riposa finalmente quieta dopo giorni di marcia per far l'Italia. Fieri ed impettiti nelle loro kamice rosse i garibaldini espongon fieri i petti per i quali l'Unità fu fatta. Esuli e patrioti, integerrimi nell'intento e fedeli a Garibaldi, gl'uomini ke kontribuirono alla formazione della "grande nazione" italiana giacevano ora sui prati kalmi e piatti della pianura padana. Io li guardavo e mi perdevo nei loro sogni romanitici e socialisti, nelle esalazioni di Marsala, nell'assedio vatikano, nelle sagome nerokina ke naskondevano i malumori per dekantarne il sogno.
D'un tratto, kome destato e squassato in petto e nel bulbo okulare appena uscito dal trance dalt(hc)oniko, riguardo l'orda di garibaldini ke kon mia somma sorpresa e sogghignante gaudio per la beffa ottika sono ora fetidi leghisti cianotici e pinzuti impegnati nella kanonika gita fuori porta ke si ostinano a kiamare Manifestazione. Kamice verdi impekkabilmente riempite d'opulenza brandivano alti al cielo i loro spiedi e kome Guerrieri Longobardi roteavano spiedini quasi kotti minacciando secessioni ke i garibaldini di kui sopra avevano rese necessarie.
Si sovrapponevano in una kreazione di lucidi due komposizioni identike a kolori invertiti. Nel verde e nel rosso. Nelle loro kamice.
Se avete mai provato a sovrapporre due lucidi in rosso e verde potreste aver skoperto qualkosa. Specie se avete provato a proiettarlo dopo aver premuto l'apposito tasto.
Il risultato è il nero. Kamice nere. Nel mito della patria e della razza.
Nessun Konfine
"Ogni organizzazione politica o sociale è fondata sulla negazione o almeno su una restrizione del principio assoluto della libertà e deve quindi necessariamente giungere all'iniquità o al disordine"
Inutile dicevo. Soprattutto ed essenzialmente nella sua sostituibilità ma dettagliatamente inutile nel lavoro svolto male e artificialmente kome ottusi fatikatori produttivisti. La komicità ed il sorriso. Alkimie imponderabili per ki lavora instankabilmente cerkandole.
Riflettendo di questo ed altro mi si fece presto innanzi lei stessa. Beffarda kome solo la Realtà supposta può esserlo nella visione stupefacentemente alterata d'un dalt(hc)oniko.
In una landa desolata, afflitta d'un sole stanko kome solo ki ce l'ha avuto duro per anni sa esserlo, una altrettanto stanka kompagnia di soldati riposa finalmente quieta dopo giorni di marcia per far l'Italia. Fieri ed impettiti nelle loro kamice rosse i garibaldini espongon fieri i petti per i quali l'Unità fu fatta. Esuli e patrioti, integerrimi nell'intento e fedeli a Garibaldi, gl'uomini ke kontribuirono alla formazione della "grande nazione" italiana giacevano ora sui prati kalmi e piatti della pianura padana. Io li guardavo e mi perdevo nei loro sogni romanitici e socialisti, nelle esalazioni di Marsala, nell'assedio vatikano, nelle sagome nerokina ke naskondevano i malumori per dekantarne il sogno.
D'un tratto, kome destato e squassato in petto e nel bulbo okulare appena uscito dal trance dalt(hc)oniko, riguardo l'orda di garibaldini ke kon mia somma sorpresa e sogghignante gaudio per la beffa ottika sono ora fetidi leghisti cianotici e pinzuti impegnati nella kanonika gita fuori porta ke si ostinano a kiamare Manifestazione. Kamice verdi impekkabilmente riempite d'opulenza brandivano alti al cielo i loro spiedi e kome Guerrieri Longobardi roteavano spiedini quasi kotti minacciando secessioni ke i garibaldini di kui sopra avevano rese necessarie.
Si sovrapponevano in una kreazione di lucidi due komposizioni identike a kolori invertiti. Nel verde e nel rosso. Nelle loro kamice.
Se avete mai provato a sovrapporre due lucidi in rosso e verde potreste aver skoperto qualkosa. Specie se avete provato a proiettarlo dopo aver premuto l'apposito tasto.
Il risultato è il nero. Kamice nere. Nel mito della patria e della razza.
Nessun Konfine
"Ogni organizzazione politica o sociale è fondata sulla negazione o almeno su una restrizione del principio assoluto della libertà e deve quindi necessariamente giungere all'iniquità o al disordine"
Michail Alexandrovič Bakunin
1 commento:
E questo solo perchè ho detto che i daltonici confondono il rosso col verde?
Hai la mia ammirazione, lo sai?
Lucy.
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