martedì, luglio 15, 2008

Kome se niente fosse


I fatti. Sequestro di veikolo e patente per positività all'uso di sostanze stupefacenti. Le konseguenze: disagi. Le implikazioni: pretesa repressione dilagante. Konklusioni: -Sarà una risata ke vi seppellirà-.

Ogni passo mi rende diverso, ogni repressione più libero.

Integerrimi sessisti bastardi, inflessibili skiavi della legalità a tutela del potere, mi si son avvicinati in un torrido post-pranzo di luglio per dimostrare kome i borderline debbano tenersi lontani da certe zone residenziali. Mani ovunque, cervello in kontumacia, rivendikata arguzia palesemente konfutabile ma sotto il riskio dell'aggravante del kapo d'imputazione.

I miei konfini della bokka in delirio di movimento tra kontrazioni di denti, sedar di lingua e inarkar di sorriso. L'attenzione metodika e figlia dell'esperienza in ogni bordo d'espressione.

Adesso ho un'auto in meno e una bici in più.

L'inkoscienza beffarda di domandare al mio aguzzino da ki si sarebbe fatto riakkompagnare avesse potuto scegliere tra il parko di koloro ke mi attendevano fuori da un carillon ariakondizionato ke si ostinano a kiamare kommissariato. Pensate davvero ke non mi sia balenata per la testa l'idea ke io fossi solo l'appariscente mezzo per trasformare una giornata troppo torrida da passare in strada in un pomeriggio in kui redigere verbali inutili ma in posti refrigerati?

Non esiste libertà dove esiste stato.

Non rikonosko la legge ma solo la mia morale.

Il potere è dell'uomo per l'uomo, dell'uomo sull'uomo. Accettare la subordinazione ad una gerarkia implika la kanalizzazione della frustrazione su koloro ke si suppone essere socialmente e gerarkikamente subordinati.

Konstatare la totale mankanza di konseguenze etiko-umorali, la latitanza di sintomatologie di pentimento e rimorso, rende le bestie furiose e nell'impassibile s'accende il kalore della sovversione.

Essere intokkabile anke se non nel korpo.

Potete avere la mia patente e la mai auto, la mia fedina e il mio tempo.
Ma non potrete mai avere la sovranità sulla mia testa.

Voi siete skiavi e io ciò ke non potrete mai essere.
Non saluto, non ringrazio, non ossequio e non imploro.

Pago il prezzo di vivere nel posto sbagliato.
Per vivere da larve armate invece un posto vale l'altro.

Non mi avrete.

6 commenti:

Lucy ha detto...

Sarebbe davvero estremamente prolisso spiegarti perchè te lo dico... ma, anche se potrà sembrarti ancora una volta strano da parte mia, te lo dico: non cambiare mai..

Anonimo ha detto...

Il "Retaggio" Legislativo e' sfondato da grossi mosconi ed intrappola i moscerini.

E' il tuo compleanno...

Sentiti auguri...



Cristian.

Anonimo ha detto...

sulla tua faccia passa l'ultima frontiera, quaranta colpi a sera
chi dice ora fine della storia l'esercito guardiano prima cosa spara
la notte più sicura nei quartieri alti, è cara, è un viaggio
e il ritorno forse non c'è più nel giorno
passi il tuo confine e diventerai un bersaglio
la dinastia dell'ordine ha ordinato fuoco
la vita dei pezzenti vale poco al ballo mascherato
è un tributo a te, alla città decisa
quaranta botte al metro quadro dallo psicopatico in divisa
io vengo dal mondo di sotto
il grande criminale viene dal grande salotto
nelle strade scava la trincea, cambia idea
la morte da chi la prende torna a chi la crea

notte:
perché la tentazione all'illegale
resta sempre così forte?

tolleranza zero/abbiamo questo in comune
zero tolleranza per davvero
ultima frontiera, ora
spirali di piramidi sociali
mi stringono alla gola

dedicata con anticipo dal concerto di domani.
per te, per tutti i banditi fucilati sul portone:
In Alto La Mia Banda Di Fronte A Tanta Merda

Anonimo ha detto...

e io mi ripeto: "se c'è qualcosa da spartire tra un progioniero e il suo pianto, che non sia l'aria di quel cortile: voglio soltanto che sia prigione".

Anonimo ha detto...

menca un "-ne", eh...

EgoStirner ha detto...

Decido d'illudermi ke un essere si giudiki dalle citazioni ke gli si dedikano.Per sentirmi D-Io