giovedì, febbraio 28, 2008

Konseguenze d'Ombra


Trafugai pianeti
e subornai le stelle.
Annodai
alkimie di dolore
in origami
di kolore e treni;

il buio sbadigliò kompunto.

Kontorsioni affilate
recisero
finalmente
lo stelo della notte.

Night.Fight.Light.

Restai immobile e liquido.
Guardai me guardarmi:
mordere i konfini del tempo;
perder angoli di labbra.

Ritmike in levare
di sasso e latta.
Sobillar di mani,
Koreografie d'ombra.

Sorrisi&Rabbia
in kalici d'orkidea
s'abbandonano a korrenti
di kappuccio e vento;
Dissolvenze,
Delirio.
E una biglia in spirale
oltre la linea della vita.

OneNightSpray

6 commenti:

Anonimo ha detto...

11/02/2033 20:10:04

Depistaggi - Nessuna produttività - Moti perpetui - Signore dai facili costumi - Orbite circumlunari - Linguaggi di programmazione - Fiducia reciproca - Tradizione elfica - Bussare alle porte - L’avvento delle nanotecnologie - Fenomeni insapettati - Meretrici - Frullatori e tostapani - Culti da redimere - Epidemie - Manifestazioni e rivolte - Depersonalizzazione - Offerte commerciali - Sensi nascosti - Scambi emotivi - Droghe sintetiche - Ottiche di visione - Caro vita - Teatri e bar - Indice di gradimento - Famiglie - Animali domestici - Scale a chiocciola - Quartieri e periferie - Dispositivi di puntamento - Vincere la paura - La fine del mondo - Diagrammi - Caffeina - Il traffico cittadino - Termodinamica - Malattie - Attacchi di panico - Piccole cose - I Templari - La nuova era - Incomprensibilità agli occhi degli scettici - Autenticazioni - Scimmie impazzite - Morte - Omeopatia - Statistiche - Zone quiete - Multimedialità - Neon - Pavimentazione e rivestimenti - Zombie - Circuiti stampati - A lettere cubitali - Farina - Gabbie - Droidi - Il pattinodromo - Gelosie infondate - Presenze - Staccare la spina - Autocombustione - Degenerazione telematica - Botteghe - Effetto serra - Infanzia - Anomalie di funzionamento - La vincita del bene sul male - Segnalazioni navali - Fotosintesi - Ansia - Infrastrutture - Crittografia a chiave pubblica - Ustioni di secondo grado - Parcheggi - Benessere sociale - Costruzione di un futuro - Arti magiche - Risparmi di una vita - Uso di termini impropri - Risolutori di enigmi - Macchine a controllo numerico - La tavola degli elementi - Presagi - Pan di zenzero - Energia eolica…

Watching your back in time

EgoStirner ha detto...

Non poko.

essepuntata ha detto...

Il piacere della condivisione è un vizio antico. Specie quando si condividono cose da riderci su un tot. Dal concerto di ieri:

Ai confini della realtà, tra l’Umbria e le Marche, si erge il massiccio del Monte Vettore, il più alto dei Monti Sibillini. Appena sotto la cima, di quasi 2500 metri, c’è una pozza d’acqua che gli ottimisti chiamano Lago e che si trova a cinque ore di cammino dal più vicino luogo abitato. La leggenda narra che il Lago di Pilato porti questo nome perché di Ponzio Pilato ne sarebbe il sepolcro, ma non abbiamo prove storiche al riguardo. Nel deserto di quei monti impervi si è sviluppata una forma di vita del tutto originale che da molto tempo viene controllata con rigore scientifico applicando un metodo di repressione altrimenti chiamato “Tutela”. Nelle freddissime acque del Lago di Pilato vive dunque un’antica razza di gambero il cui unico habitat conosciuto è quello specchio gelido e inospitale. Scoperto durante il secolo scorso, il Chirocefalo è da allora oggetto di attenta sorveglianza a garanzia, non sempre disinteressata, della sua sopravvivenza a rischio di estinzione. Il desiderio del caparbio crostaceo di uscire dal suo alveo per combattere il pensiero dominante è infatti una delle forme più originali di resistenza conosciute. Un simbolo della lotta per l’autodeterminazione contro un Sistema che chiama “ambientalismo” quella che in realtà è una imbarazzante difesa degli status quo. Ogni giorno la reazione monta la guardia nel Parco dei Monti Sibillini, scruta il lago e quando il gambero sedizioso tenta di uscire dalla sua vasca per conquistare il mondo, un urlo echeggia dalle rive per tutta la vallata. Un urlo contro quelle giuste ambizioni di emancipazione montagnarda. Il grido: “FERMO!” imposto dal forestale marchigiano all’invertebrato in fuga da quell’eterna palude reclama la vendetta di ogni sincero democratico per l’ultima speranza di riscatto ormai rimasta e troppo lungamente costretta in prigionia

(Fermo!, ODP, Bachelite)

love,
esse

EgoStirner ha detto...

Rido. Nient'altro. Nientedimeno.

Anonimo ha detto...

Ordini precostituiti

da sovvertire

-oggi-


Io sono cenere

adagiata su braci

per lo più

impudenti.

------------------

Mara che esiste ancor :-)
M'andava di lasciarti questa tracci, frutto dell'ultima odierna idiosincrasia nei confronti del tutto . baci.

Anonimo ha detto...

traccia* perdio non so più scrivere!!!
M.