giovedì, agosto 30, 2007

Antiproduttivismo Militante


Qualche buona parola per certi vizi


O tu che fatichi sia lustrando stivali
sia come ragioniere o aiuto-ragioniera
e tu che, per il daffare e la malinconia, hai una faccia
gualcita e verde come un biglietto da tre rubli!


Sarto, per esempio. Chi te lo fa fare
di portare questi calzoni per la prova?
È perché non hai nessuno zio tu, e se ne hai uno
non è ricco, non è moribondo e non sta in America?

Fattelo dire da uno intelligente e che ha letto molto:
Puskin, Scepkin, Vrubel non credevano
né al verso né al gestire né a un tono prezioso,
ma è nel rublo che credevano soltanto.

Tu vivi solo per stirare e ferirti con le forbici.
Già la barba ti s'intreccia con la canizie,
ma l'hai mai vista una volta almeno la melarancia
come se la cresce e cresce sopra l'albero?

Sudate e faticate, faticate e sudate,
e i figli fìglieranno e ingrandiranno,
altri ragazzi-ragionieri, altre ragazze-ragioniere,
e gli uni e le altre suderanno come questi qua.

Invece io ieri, senza l'ordine di nessuno,
come niente,
a chemin de fer con cento rubli di partenza,
alla sesta mano, me n'ero fatti tremila e duecento.

M'importa assai se, con un dito sulla bocca,
malignano che mi sarei aiutato
segnando un asso e l'altro
impercettibilmente con un'unghia.

Gli occhi dei giocatori nella notte
brillavano come due rubli,
e io lì a ripulirmene qualcuno, come un forzuto operaio
scarica la stiva d'una nave.

Gloria a chi per primo ha ritrovato
come rivoltare e vuotare al prossimo le tasche,
senza faticare e aguzzare l'ingegno,
ma in maniera pulita ed elegante!

E quando qualcuno mi dice che il lavoro è ecc. ecc.,
come se fregasse rafano su una grattugia arrugginita,
io, con una mano sulla spalla, gli domando soavemente:
"Voi chiedete ancora carte, quando avete un cinque?".

Majakovskij

3 commenti:

Motita ha detto...

Intenso.
Penso a quando impercettibilmente si trasforma in un regime.

Anonimo ha detto...

Ma voi potreste? (1913)

A un tratto impiastricciai la mappa dei giorni prosaici,

dopo aver schizzato tinta da un bicchiere,

e mostrai su un piatto di gelatina

gli zigomi sghembi dell'oceano.

Sulla squama d'un pesce di latta

lessi gli appelli di nuove labbra.

Ma voi

potreste

eseguire un notturno

su un flauto di grondaie.

Ammetto di non conoscere a fondo Majakovskij, ho letto alcune sue poesie che mi hanno colpito per la durezza espressiva. Dopo aver letto il tuo post ho compreso perfettamente l'accostamento con chi mi ha permesso di essere qui.

Alice

Anonimo ha detto...

Adoro leggerti.
P32