venerdì, aprile 20, 2007

Frammenti d'Aprile

La vidi nella forma impekkabile
e traballante del suo galleggiare.
Granelli per piedistallo.

Ondeggiai il tempo di sabbia
perkè il suo soffio
potesse essere mio.

La sdraiai
per rapirla al dipinto del mare.
Lei dondolò
kome una tartaruga sul guscio
e affogò
nel sorriso del cielo.

La borseggiai della sua margherita
e nel vuoto
muto delle mani
skoprì il gioko annodato
di appendici opponibili.

Imposi le mie dita
tra le sue.
Lei imparò ad amarle
kome solo ki
non konosce
l'obbligo può amare.

La guardo adesso
vivendo
dell'abbraccio sovversivo
della sua fantasia.
Dove finisce una margherita
iniziano le dita.
Dove finiskono le dita
sorride un nuovo fiore.

-Somos un ejército de soñadores; por eso somos invencibles-

A Yuma. Perkè la rabbia d'amore dei suoi 8 mesi resti per sempre ingovernabile.
A Yuri. Perkè il destino non distribuisce ma rekapita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Arrivo' con occhi sognanti, cosi' vivi cosi' penetranti....". Sono le parole di una vecchia canzone. Bada bene. Non me ne sono appropriato. Libera associazione. La qual cosa offre al tuo scritto ulteriore poesia. Ho pensato a queste parole nel mentre della lettura, prima di giungere alla fine. Giuntovi, ho capito non potesse essere una coincidenza. E' poesia. E non v' è scritto che valga."

IlVoloDelPasseroBianco

(work in progress)

Anonimo ha detto...

ecco,ti odio.-Sh*-