"... Quel giorno, infatti, dopo aver difeso alla Knesset (il parlamento israeliano) la piena legittimità politica e morale dell’operazione “Piombo fuso” che un anno fa ha provocato nella Striscia di Gaza circa 1400 vittime, egli, per incontrare l’Autorità palestinese, si è recato a Betlemme. E qui, durante una conferenza stampa, un giornalista gli ha chiesto che impressione gli avesse fatto il muro di divisione tra Israele e Territori occupati, barriera che, per entrare nella città, si deve necessariamente attraversare. Alla domanda ha risposto: -Non me ne sono accorto. Ero concentrato sulle cose che avrei detto ad Abu Mazen (il presidente palestinese) ed ero intento a prendere appunti. So di deluderLa e me ne scuso-."
(da La Comunità cristiana di base di san Paolo in Roma)
Adesso.
Che la fonte sia riconducibile ad una certa stampa faziosa e tendenziosa, comunista e violenta è del tutto ovvio. I cattolicoinsurrezionalisti sono noti per le chiare simpatie anarchiche.Ma se soltanto per un attimo ci fermassimo a credere che il cavaliereillustrissimo ha avuto la brillante prontezza di riflessi per dare una risposta del genere possiamo di buon grado dedurre svariate cose.
- Silvio sa scrivere. Mica poco.
- Silvio non si è accorto dell'arrivo del muro della vergogna ma neppure dell'arrivo del duomo di Milano. Il che è un'attenuante.
- Silvio si concentra sulle cose che dirà. Il che è un'aggravante. Vista la metodica dedizione alle gaffes.
- Silvio si scusa per aver deluso un giornalista. Palestinese. Probabilmente si stava concentrando sul muro di cui sopra.
- Silvio prende appunti come Mourinho. Con la differenza che il primo lo fa da bordocampoprofughi e il secondo lo fa da bordocampo e basta.
- Non ci sono escort intorno al muro della vergogna. Altrimenti lo avrebbe notato.
- Il muro non era in appalto ad uno dei suoi fidati. Altrimenti sarebbe stato molto più alto e avrebbe congiunto Kiev a Johannesburg.
- Silvio conosce il nome di qualcuno che non è nel suo entourage e non si spoglia.
- Silvio era a Betlemme. Se era distratto è perchè sentiva il peso di visitare i luoghi natali appartenuti al suo fratello più illustre.
- Silvio c'è. E non ci fa.
Due cose sono infinite:
l'universo e la stupidità umana.
Ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.
(Albert Einstein)
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