"Gli innamorati sono come i pazzi:
hanno sempre il cervello in gran bollore,
ed una fantasia così feconda
da riuscire a concepir più cose
di quante la ragione loro, a freddo,
si mostra poi disposta ad accettare.
Pazzo, amante, poeta: tutti e tre
sono composti sol di fantasia."
Shakespeare, Sogno d'una notte di mezza estate (atto V, scena I)
6 commenti:
Suppongo annoverastiti tra i succitati innamorati, se non erro, vagheggio, ma delle due, entrambe.
(Ah, non sono Lucy o altre, ma la transalpina)
La sottoscritta firmasi sempre... dunque inconfondibile...
Paura d'esser indistinta?
Affascinante.
Mi domando come Shakespeare definisse saggezza e maturita'e - Soprattutto - S' abbia mai raggiunto lo stato d' equilibrio dinamico che trascende il genio di cui e' senza dubbio uno dei massimi depositari.
Cristian.
No, Lucy, nessuna paura, il punto e' che il Mat-tacchione un bel di' ci confuse (questo contraddice in qualche modo quanto da te asserito, ovvero che lui penso' fossi Lucy pur non firmandomi tale), e perche' entrambe, sovente, tendiamo a definirlo uterino, tutto qui. Non ho ansie da competizione, comunque (n.d.r.).
Neanch'io ho ansie da competizione. Semplicemente mi chiedevo perchè fossi l'unica citata fra tante "altre". Ho avuto la risposta.
Ah... temo di non averlo mai definito uterino (tant'è che ho ironizzato su questa definizione nel post precedente).
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