venerdì, ottobre 26, 2007

Aquiloni d'Autunno


Un beffardo sole d'autunno unghieggiava la trasparenza del lucernario e illuminava a singhiozzi la mansarda ke avevano affittato.
Lui sedeva. Ed il letto sutto di lui, la koperta, il kuscino paffuto dietro la sua skiena askoltavano in un armoniko quanto dinamiko abbraccio il lento avverarsi degli eventi.
Lui si kontorse in visioni letterarie perdendosi nelle tonde forme ke sarebbero piaciute a Neruda. Si sentì fortunato a potersi potenzialmente sentire invidiato da kolui al quale andava la sua invidia per quei versi ke lui stesso avrebbe potuto skrivere non vi fosse stato ki, se non più genio, prima venne.
Lei si volto kompiaciuta nell'appunto libertino dello sgusciar fuori dal letto per dedikarsi all'evasione lecita kon le amike.
Mentre lui si domandava per quale perverso sadismo avrebbe dovuto privarla del piacere dell'illegale rikordando lei ke tutto era tremendamente normale in quello ka stava facendo pose, orekkio all'anziana obesa donna nera ke kantikkiava sotto la finestra. Nel delirio amniotiko notò una bruska korrezione di marcia del kontesto letterario. Orwell sopraggiungeva nella sua piena anarkia. Si sporse oltre la discinta e disordinata piega del lenzuolo oltre la koperta e, senza badare all'eventuale attenzione destata, dette voce ad una sbadata irriversibilità. "Vedi. Inutile cerkare elementi skatenanti, alkimie latenti o nessi di kausa e tempo. Sarebbe molto fatikoso analizzare un evento nella sua konsequenzialità ed io sono pigro. L'essenza di ciò ke ne skaturirebbe è un -Ci sono almeno due buone ragioni per kui non possiamo stare più assieme.-". Non vi fu un silenzio da interrompere. Kon l'elasticità di kollo d'una kassiera lei si voltò e l'interrogazione del suo volto potè esser sekonda solo alla sua sorpresa nonkuranza. " La sekonda motivazione, ed ankora una volta elido le digressioni psikologike sottintese, è ke quando decidi di uscire kon le tue amike, in una atavika ricerka di ridikolezza, indossi quegli inguardabili stivali appuntiti". Stavolta era infastidita. Stava cerkando un solo appiglio d'irritazione per sfogar in lancinante sarkasmo la sua presunta superiorità alla faccenda. "Se è per quello li indosso anke quando esko kon te. E la motivazione principale sarebbe?".
Lui intuiì in quella di lei mankanza d'intuito, ke il fenotipo non inganna.

"Esattamente quella ke hai detto."


Lei uscì kon gli stivali in mano. Poi sposò uno psikologo.

Lui non si fece kurare.

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