mercoledì, agosto 15, 2007

Assalti d'Agosto


Agosto ammezzato sobbalza ondivago nel bikkiere, kampana kontorta, kreata, kompresa, mai kapita. Lo guardo affondare alzandosi e gli effluvi scendono orgiastikamente skomposti lungo i bordi a rimescere giornate in stallo nella loro prekarietà. Skonquassamenti plasmabili, kome se ad un tratto mi skoprissi saltare a tempo kon sismi sottostanti. Tagadà d'oltrelimite. Irakondamente sopito nel ballo gioviale dlel'opportunità del mese mi trascino brioso da un degrado all'altro, skavando il fondo mai in nome di leggi, se non kon il favore di quella gravitazionale.

Propositi per il futuro.

Vela. Per una volta meno metaforika e più kucita.


Propositi per il presente.

Debellare l'invasione degli strassi dal frigo. Akuti e aguzzi fottuti parassiti delle dispense (specie dei single) ke attuano disobbedienza incivile derubando le misere provviste dell'agosto inoltrato. Ho immolato la mia fame kimika in nome d'uno skampolo di koniglio in umido ke m'ero giurato d'aver messo lì prima ke li strassi me lo depredassero. Voci inattentibili sobillano ke potrei non aver dimentikato d'averlo finito ma queste sono solo malelingue destabilizzanti ke tentano di mettere a tacere la grande questione dell'invasione.

Dallo scoobydoo di letture estive:

"Parte del motivo della bruttezza degli adulti, agli occhi di un bambino, è che il bambino di solito guarda in su, e poche facce appaiono al meglio se viste dal basso in alto."
G. Orwell

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