martedì, aprile 10, 2007
Distanze Olimpike
Guardandomi
nell'appiglio,
rapace e kapace,
mi skoprii
inkupito della serenità.
Borseggiai l'inutilità dei suoi motivi.
Per renderla
perfetta
e posseduta.
Aggiunsi peso alla mia leggerezza.
Fluttuando
sovversivamente
dal basso verso il basso.
Bankettando
kon gli dei
festeggiai il kandore
morbido del gelo.
Ab-b(l)uffandomi.
Adesso presedio
il komitato
nello skrikkiolare muto
delle bandiere al vento.
Tripudio olimpiko,
podio statiko,
per inquietudini vincenti.
-There Is No Sekond-
De Coubertin non bevve mai da quella Koppa.
Io non fui mai americano. Mankanza d'agonismo kredo.