venerdì, marzo 23, 2007

Cinofilia. Pastori Skozzesi.

Questo è il sekondo appuntamento kon la cinofilia.

Ringraziamo la redazione di RiEduCatIoNaLChaNeLl ke da poko ha kompiuto 2 anni.




Lo guardo pisciare. Lui guarda me.

Finge d'aver trovato qualkosa di più interessante, distrattamente alla sua destra, per alleggerire la tensione kreatasi. Konosce gli espedienti.

In effetti da subito mi domando ke diamine di diritto abbia io di osservarlo nella sua intimità, pensando soprattutto a quanto io detesti quando si ostina a voler presenziare ai miei sakri riti.

Finito l'espletamento ripete gli altrettanto sakrali gesti millenari raspando animatamente.
Finendo poi per annodarsi in una nuova, sorridente faccia distesa.

In un attimo mi s'apre innanzi una voragine elikoidale di nozionistika sui komportamenti canini.
Anni di ferrea disciplina dokumentaristika hanno reso possibile tutto questo:

"I kani presentano se stessi attraverso gli odori. I kani maschi markano il loro passaggio attraverso la pipì che rakkiude importanti informazioni kome l'età e la salute e la rendono più evidente raspando per terra. Sotto le loro zampe ci sono infatti ghiandole, ke depositano veri e propri "biglietti da visita" olfattivi. Anke i segni lasciati a terra dalle unghie provano, per l'okkio canino, il passaggio di un maschio."

Lo guardo nuovamente.

Orgoglioso e kompiaciuto delle perle scientifike ke il mio amore per lui mi ha ormai fatto metabolizzare.

La fratellanza tra bipede e quadrupede, la serenità su 6 zampe, la skoperta dell'altro.

Anke lui mi guarda. E vado in cerka della sua inkosciente fiducia, della sua karitatevole sopportazione dei miei sbalzi d'umore fino a perdermi nella ciambella morbidosa del kollo, nei rasta anatema alla mia pigrizia, nel kandore delle pupille nere.

Questa è la magia della konvivenza. Poter leggere il suo sguardo.

Ke nella fattispecie recita:

-Mi stavo soltanto pulendo i piedi, idiota-

Maledizione. A volte detesto essere kosì portato alla lettura.


martedì, marzo 20, 2007

Ruini Burns (to shine)



Darei la mia vita per un uomo che è alla ricerca della verità.

Ma di buon grado ucciderei un uomo che pensa di averla trovata.


Luis Buñuel Portolés

giovedì, marzo 15, 2007

La rivoluzione è sempre per 3/4 fantasia e per 1/4 realtà

Detestando qua e là, piuttosto kasualmente e per il puro gusto di farlo, mi sono imbattuto nella mia indisponenza verso l'aspirante komiko. Personaggio goffo e kontorto, emulo per natura, essenzialmente egocentriko ma kompiutamente inkapace, arrogante ma necessariamente indeciso. Nient'altro ke l'ennesima faccia della pedina di systema. Un inutile ingranaggio sostituibile ke riproduce in serie dinamike millenarie konvinto d'esser visibile per un'impercettibile venatura di vita nel prodotto finito.

Inutile dicevo. Soprattutto ed essenzialmente nella sua sostituibilità ma dettagliatamente inutile nel lavoro svolto male e artificialmente kome ottusi fatikatori produttivisti. La komicità ed il sorriso. Alkimie imponderabili per ki lavora instankabilmente cerkandole.

Riflettendo di questo ed altro mi si fece presto innanzi lei stessa. Beffarda kome solo la Realtà supposta può esserlo nella visione stupefacentemente alterata d'un dalt(hc)oniko.

In una landa desolata, afflitta d'un sole stanko kome solo ki ce l'ha avuto duro per anni sa esserlo, una altrettanto stanka kompagnia di soldati riposa finalmente quieta dopo giorni di marcia per far l'Italia. Fieri ed impettiti nelle loro kamice rosse i garibaldini espongon fieri i petti per i quali l'Unità fu fatta. Esuli e patrioti, integerrimi nell'intento e fedeli a Garibaldi, gl'uomini ke kontribuirono alla formazione della "grande nazione" italiana giacevano ora sui prati kalmi e piatti della pianura padana. Io li guardavo e mi perdevo nei loro sogni romanitici e socialisti, nelle esalazioni di Marsala, nell'assedio vatikano, nelle sagome nerokina ke naskondevano i malumori per dekantarne il sogno.

D'un tratto, kome destato e squassato in petto e nel bulbo okulare appena uscito dal trance dalt(hc)oniko, riguardo l'orda di garibaldini ke kon mia somma sorpresa e sogghignante gaudio per la beffa ottika sono ora fetidi leghisti cianotici e pinzuti impegnati nella kanonika gita fuori porta ke si ostinano a kiamare Manifestazione. Kamice verdi impekkabilmente riempite d'opulenza brandivano alti al cielo i loro spiedi e kome Guerrieri Longobardi roteavano spiedini quasi kotti minacciando secessioni ke i garibaldini di kui sopra avevano rese necessarie.

Si sovrapponevano in una kreazione di lucidi due komposizioni identike a kolori invertiti. Nel verde e nel rosso. Nelle loro kamice.

Se avete mai provato a sovrapporre due lucidi in rosso e verde potreste aver skoperto qualkosa. Specie se avete provato a proiettarlo dopo aver premuto l'apposito tasto.

Il risultato è il nero. Kamice nere. Nel mito della patria e della razza.

Nessun Konfine

"Ogni organizzazione politica o sociale è fondata sulla negazione o almeno su una restrizione del principio assoluto della libertà e deve quindi necessariamente giungere all'iniquità o al disordine"

Michail Alexandrovič Bakunin

sabato, marzo 10, 2007

Aqui Estamos

Chiudere i CpT: se non ora quando?


Vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile?
Allora, assicurati che nessuno possa possedere il potere.

Michail Alexandrovic Bakunin


Il distruttore e il costruttore sono le due facce dell'anarchia.

venerdì, marzo 09, 2007

Bacio-Silente-Sorriso

Bacio.

Volante. Silente.

Tormentatamente Assente.
Per Lei presente. Fugacemente.

Ossequiosamente

devoto al mio Voto
d'esserLe Leggero,
Sklero e Vado.
Davvero.

Sorriso.